
Dopo l'ultima aggressione - di una lunga serie - ad un dipendente di Busitalia, al capolinea del Tram alla Guizza, dura presa di posizione della Filt Cgil Padova: “Questi episodi si verificano ormai regolarmente, i lavoratori non ne possono più. È giunta l'ora che qualcuno si assuma la responsabilità di interrompere questa catena di aggressioniâ€.
All'indomani della denuncia dell’ennesima aggressione subita da un dipendente di Busitalia, domenica sera al capolinea del Tram alla Guizza, non si fa attendere la reazione della Filt Cgil di Padova.
“Come capita spesso ultimamente – dicono Massimo Cognolatto e Andrea Rizzo, Segretario Generale e Segretario Provinciale della Filt Cgil di Padova – dopo questi episodi assistiamo ad un coro unanime di condanna a cui, naturalmente, non possiamo che aggiungere la nostra voce. Ma fatto questo, possiamo passare oltre e provare a risolvere una volta per tutte quella che ormai è diventata una triste e logorante normalità ?â€
“Ormai – proseguono i due sindacalisti della Filt Cgil padovana – non passa settimana senza che accadano uno o due episodi come quello successo domenica sera. I lavoratori sono visibilmente stanchi di questa tensione che li accompagna costantemente, soprattutto nei turni serali e in certe fermate della città . Non si può andare avanti così, limitarsi a condannare ad ennesimo fatto avvenuto. È ora che qualcuno si prenda la responsabilità di mettere fine a questa ininterrotta catena di aggressioni. Lo facciano le Istituzioni, magari potenziando la presenza di forze dell’ordine su certe corse e a certi orari, lo faccia Busitalia, assumendo personale per la vigilanza o, comunque, decidendo di fare qualcosa per affrontare questa questioneâ€.
“Perché – concludono Cognolatto e Rizzo – non è possibile andare al lavoro temendo per la propria incolumità fisica ed è quello che ormai da mesi sta succedendo ai lavoratori di Busitalia. I nostri delegati all’interno di Busitalia ci raccontano di un clima di vera e propria paura. E solitudine. Noi rinnoviamo l'invito alle Istituzioni, al Prefetto, al Comune, alla Provincia e all'Azienda, a convocare un tavolo dove, insieme alle altre sigle sindacali, potremo confrontarci e decidere delle misure da adottare per risolvere questa insostenibile situazioneâ€.
In allegato gli articoli della stampa locale sulla questione