
Il Tribunale del Lavoro di Padova dà pienamente ragione ad un operaio della Sirmax spa di Cittadella accusato ingiustamente di essere venuto meno ai suoi doveri
Rainato, Filctem CGiL Padova: “Questa sentenza dimostra che è sempre preferibile, anche per le aziende, avere buone relazioni sindacali piuttosto che finire in Tribunale con il rischio di subire maggiori danni economici. E' quello che è successo alla Sirmax”
“Il Giudice (…) rigetta il ricorso, dichiara illegittima ed annulla la sanzione disciplinare oggetto di causa; condanna Sirmax spa a corrispondere al ricorrente la retribuzione e versare in suo favore le contribuzioni omesse per il periodo di sospensione dal servizio oltre interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo; condanna Sirmax a rifondere le spese di lite in favore del convenuto, che liquida in euro 1540 di compensi, oltre spese generali, iva e cpa.”
È con queste parole che si conclude la sentenza del Giudice del Lavoro del Tribunale di Padova con cui è stata rigettata la sanzione disciplinare, consistente nella sospensione dal servizio e dalla retribuzione per tre giorni, comminata dalla Sirmax spa ad un suo operaio reo, secondo l’accusa, di non aver ottemperato alle disposizioni impartitegli da un suo superiore durante il proprio turno di lavoro.
Ricordiamo che Sirmax è una nota azienda multinazionale produttrice di compound termoplastici con sede a Cittadella (è anche sponsor della locale squadra di calcio che milita in serie B) e il cui Presidente e Amministratore Delegato è Massimo Pavin, già Presidente di Confindustria Padova nel quadriennio 2011-2014, mentre l’operaio in questione è un delegato della Cgil che presta servizio in quell’azienda da ben 15 anni e che, vistasi negare la possibilità di procedere ad una conciliazione presso il collegio arbitrale dell’Ispettorato del Lavoro, non ha potuto che - tramite l'assistenza dello Studio Legale dell'Avv. Marco Paggi - ricorrere alla Magistratura del Lavoro.
I fatti risalgono alla mattina di sabato 15 dicembre dello scorso anno, quando l’operaio è stato accusato genericamente di essersi rifiutato di procedere al lavaggio dei degasaggi e del degasaggio centralizzato degli impianti aziendali. A nulla sono valse le sue spiegazioni in cui ha precisato di non essersi assolutamente rifiutato di compiere questi lavori (tant’è che anche il Giudice ha riconosciuto che tali lavori sono stati espletati), ma che c’erano stati dei problemi nell’organizzazione del lavoro con i suoi colleghi. Nulla da fare, e così si è finiti in Tribunale.
“Questo succede – interviene Luca Rainato, Segretario Generale di Filctem CGIL Padova – con quelle aziende, e Sirmax è proprio una di quelle, dove è sostanzialmente impossibile avere delle buone relazioni sindacali e dove l’imbarbarimento dei rapporti preclude qualsiasi tipo di dialogo. Credo che questa vicenda potesse benissimo risolversi riunendosi intorno ad un tavolo, ma il netto rifiuto di Sirmax anche semplicemente di discuterne ha portato a questa conclusione in sede giudiziale”.
“Si tratta di una sentenza – prosegue Rainato – che dimostra quanto inconsistenti, generiche e prive di qualsiasi appiglio giuridico fossero le accuse dell’azienda nei confronti del suo operaio, che bene ha fatto a far valere i suoi diritti rifiutando quell’assunto che recita “Io sono il capo e tu l’operaio quindi io ho sempre ragione e tu hai sempre torto”. Le cose non stanno così e Sirmax adesso paga il prezzo della sua arroganza. Avesse conciliato si sarebbe risparmiata tutto questo e il danno economico conseguente”.
“Siamo quindi pienamente soddisfatti – conclude il sindacalista della CGIL – e rinnoviamo l’invito a tutti i dipendenti che si trovassero a vivere situazioni simili a non piegare la testa bensì a rivolgersi al Sindacato. È una questione di dignità e giustizia e noi saremo sempre al loro fianco”.