
Il 14 luglio 2017, presso la sede dell'Anci Veneto, si sono incontrati: il Direttore, avv. Carlo Rapicavoli, le Segreterie di CGIL Padova (Alessandra Stivali) e Cgil Rovigo (Giuseppe Franchi), di CISL Padova Rovigo (Francesca Pizzo) e UIL Padova Rovigo(Luigino Zuin), unitamente alle Segreterie di SPI-CGIL (Alessandro Chiavelli), e FNP-CISL (Tarcisio de Franceschi), per una valutazione comune delle richieste inviate dai sindacati a tutti i Comuni delle Province di Padova e Rovigo.
Anci Veneto e i Sindacati hanno condiviso, tra gli altri, i seguenti obiettivi: ottenere sempre maggiori sinergie ed equità nell'offerta di servizi (con risparmio di spesa e miglioramento della qualità delle prestazioni) attraverso una loro gestione associata a livello sovracomunale; prevedere, ove possibile e nel rispetto della salvaguardia degli equilibri di bilancio, un'addizionale comunale IRPEF progressiva che preveda anche una soglia di esenzione, per agevolare le fasce di reddito più basse; sfruttare al meglio la normativa che consente di recuperare una quota dell’evasione fiscale tramite i Patti Antievasione; facilitare l'accesso per le fasce più deboli ai vari servizi sociali erogati direttamente o in convenzione a domanda individuale con sostegni economici collegati ai criteri ISEE; favorire azioni condivise per la lotta alle nuove povertà, tra cui il Sostegno all’inclusione attiva e politiche di welfare, che favoriscano l’accesso da parte della cittadinanza ai servizi, prioritariamente pubblici, coinvolgendo anche le attività produttive del territorio; rendere disponibili, anche con investimenti dedicati, gli alloggi pubblici non ancora a norma e inagibili e favorire prezzi calmierati e agevolazioni tributarie nel settore privato sugli alloggi sfitti; favorire la sottoscrizione di accordi con le società di servizi pubblici locali per definire tariffe sociali uniformi sul territorio provinciale, facendo riferimento al reddito ISEE a tutela dell'utenza debole; favorire nelle conferenze dei sindaci il miglioramento delle attività nei distretti sanitari, realizzando in tempi brevi gli ospedali di comunità e la trasformazione delle Case di Riposo in "Centri Servizi" per garantire la prossimità degli interventi e la qualità socio - sanitaria nel territorio e nell'assistenza domiciliare; attivare iniziative per l’invecchiamento attivo al fine di migliorare gli stili di vita dei cittadini; attivare politiche di coesione sociale che migliorino la situazione di convivenza tra cittadini e richiedenti asilo.
"La crisi economica - hanno sottolineato i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil - è ancora in corso. I recenti dati Istat testimoniano l'aumento delle persone che vivono in povertà o in gravi difficoltà economiche. Sono milioni i cittadini che rinunciano alle cure sanitarie perché non possono permettersele. Per migliorare le condizioni delle fasce più deboli della popolazione è decisivo il ruolo degli Enti locali, che possono fare molto, nonostante i continui tagli dei trasferimenti che hanno subito in questi anni da parte dello Stato centrale. La contrattazione sociale, che stiamo proponendo a tutti i comuni del nostro territorio ha esattamente questa funzione: attivare risorse e iniziative per andare incontro a tutti quei cittadini che da soli non ce la fanno e per garantire a ciascuno l'esigibilità di diritti fondamentali come la salute e la possibilità di vivere dignitosamente. Abbiamo trovato nell'Anci Veneto un interlocutore sensibile che, siamo certi, ci sosterrà nel lavoro che ogni giorno facciamo nelle nostre comunità per renderle migliori e più giuste".