
C’è stato in questi giorni da parte dell’INPS a un numero consistente di pensionati, un invio di lettere con la richiesta di conguagli fiscali e da addizionali. Purtroppo ancora una volta un invio sbagliato e improvvido che ha messo in allarme tanti pensionati. Cosa è successo?
Nel 2014 circa 5.000 lavoratori che ricevevano delle prestazioni a sostegno del reddito sono diventati pensionati nel corso dell’anno. A questi è stato chiesto di conguagliare quanto percepito tramite l’invio del modello F24, nonostante il conguaglio sia già stato fatto direttamente sulla pensione erogata. Quindi il neo pensionato si è trovato nella condizione di pagare due volte.
La richiesta di conguaglio interessa, invece, esclusivamente i lavoratori che nel 2014 hanno ricevuto prestazioni a sostegno del reddito e che sono rimasti tali nel corso dell’anno.
SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL venuti a conoscenza di questo madornale errore, hanno interpellato prontamente l’INPS che ha assicurato di aver contattato direttamente tutti pensionati coinvolti per informarli dell’errore.
È possibile, però, che nel frattempo qualcuno abbia già versato al fisco quanto erroneamente richiesto, utilizzando il modello F 24 allegato alla richiesta di conguaglio.
Un modo per riavere quanto versato è quello di rivolgersi alla propria sede INPS di competenza, con la ricevuta del versamento, così che la stessa possa annotare sul CUD 2015 l’avvenuto pagamento e consentire il recupero della somma tramite il 730 o il modello Unico.
Le categorie dei pensionati hanno chiesto, invece, che sia l’INPS a restituire la somma versata accreditandola direttamente sulla pensione. E ci auguriamo che questo avvenga senza indugio.
Purtroppo non passa giorno che una pensionata o un pensionato venga ai nostri sportelli con una richiesta da parte dell’INPS di restituire somme indebitamente accreditate non di un anno ma anche di 2, 3 anni indietro.
Crediamo assolutamente giusto che sia restituito quanto percepito erroneamente, ma davvero non ci è quasi mai toccato di vedere che l’INPS restituisca spontaneamente somme non erogate per errori propri.
Facendo la verifica di queste richieste di restituzione, attraverso la ricostituzione della pensione da parte del patronato, molto spesso ci si rende conto che invece erano richieste sbagliate o parziali e questo sempre per eccesso.
L’INPS fa presto a togliere ma restituisce con molta difficoltà. Gli errori del pensionato vengono recuperati andando indietro fino a10 anni, ma gli errori dell’INPS solo con 5 anni. Questa è per noi una palese ingiustizia che dovrebbe essere sanata al più presto, lo chiediamo con forza a chi sarà il nuovo direttore dell’INPS che dovrebbe essere nominato a giorni. Sarà Tito Boeri? Lo vedremo presto.
Rosanna Bettella, segretaria generale SPI CGIL Padova